Monte Forato
(Prestelinik)

"Da Churchill appresi i particolari della sua esplorazione, dopo che io me ne ero tornato a valle. Proseguendo lungo il largo e profondo canalone, che si levava ripido verso una lontana linea dell'orizzonte ed era colmo nella parte inferiore di enormi blocchi - quasi si trattasse di una cava di pietra - essi avevano superato una serie di piccoli tratti nevosi, dove si procedeva più rapidi e sicuri. Le ultime chiazze d'erba, esigui cuscinetti di Silene acaulis vennero lasciati indietro, fra i massi di roccia. Più avanti c'era il deserto, fatta eccezione per l'isolata presenza di piccole piante alpine, come Thlaspi rotundifolium, Papaver alpinum, Arabis coerulea, ecc. Arrivati in prossimità dell'estrema sella, una brusca deviazione verso sinistra, lungo strette cenge, li portò sopra la cresta che scende dal Prestelinik verso la valle di Flitsch. Qui finalmente il Terglou si rivelò. Da questo punto alla cima del Prestelinik, seguì una ripida arrampicata per roccia." 

J.Gilbert, G.C. Churchill, Le Montagne Dolomitiche, Nuovi Sentieri